Erlanger Orgelbarock II - Bach populär und mehr | 1 c.d. Gema Mex 1406

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Erlanger Orgelbarock II

Bach populär und mehr (Bach popolare e altro)

250° anniversario dell’organo Ritter (1764) della HugenottenKirche (chiesa degli Ugonotti) di Erlangen

Bach opere per organo – corali per baritono di Paul Gerhardt – Improvvisazioni

Christoph Reinhold Morath organo, Joachim Adamczewski baritono

CD GEMA MEX 1406

 

La HugenottenKirche (chiesa degli Ugonotti) è un imponente edificio neoclassico a pianta centrale con ampia cupola costruito in un quartiere di Erlangen un tempo abitato dagli Ugonotti esuli dalla Francia a seguito delle guerre di religione del XVII sec. Al suo interno si trova un elegantissimo organo a un solo manuale e pedale costruito nel 1764 da Johann Nikolaus Ritter e dal suo socio Johann Jacob Graichen e restaurato da Rohlf nel 1986, 2006, 2010. 

 

Il contenuto del CD, realizzato per i 250 anni dell’organo, è piacevolmente sorprendente: si comincia con Johann Sebastian Bach: Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 (e non poteva esserci pezzo più popolare di questo per aprire il CD); si prosegue con gli otto piccoli preludi e fughe (opere attribuite dubitativamente a Bach, ma che certo offrono sprazzi di pura genialità) alternati con Corali per Baritono di Paul Gerhardt (Gräfenhainichen, 12 marzo 1607 – Lübben, 27 maggio 1676), poeta e musicista tedesco del XVII sec., scelti in modo da avere assonanza sia tonale che musicale con il piccolo preludio e fuga che lo precede; il CD termina inaspettatamente con tre improvvisazioni dell'organista Christoph Reinhold Morath: “Dancing Pipes” eseguita nel 2012 durante il Congresso per Musica da Chiesa e Comunità, “Das Glaeserne Meer” (Mare di vetro) eseguita il 9.11.2014 per la Matinée e “La Joie d’Orgue” eseguita lo stesso giorno per il servizio liturgico.

 

Morath, pastore e docente all'Università di musica sacra di Würzburg/Università di musica, si rivela organista attento e ben dotato di quella sensibilità che fa cambiare i registri al momento giusto, fa rubare al momento altrettanto giusto, si prende libertà [non sempre] al momento giusto. Sin dalle prime note che, come tutti sanno consistono nel triplice mordente di tre note, “La-Sol-La”, qui Morath li fa diventare di sette note: “La-Sol-La-Sol-La-Sol-La” dando un certo fastidio all’ascoltatore; per il resto la toccata e la fuga non riservano sorprese; anche i cambi di registro, molto opportuni, fanno la loro parte. Gli otto piccoli preludi e fughe sono alternati dai Corali di Gerhardt “Geh aus, mein Herz”, “Befihel du deine Wege”, “O Haupt, voll Blut und Wünden”, “Ich sings dir mit Herz und Mund”, “Die güldne Sonne”, “Warum sollt ich mich den grἅmen”, “Ich steh an demer Krippen hier”, “Du meine Seele, singe”.

 

Nei piccoli preludi e fughe Morath si prende molte libertà dando luogo ad esecuzioni mirabili per pathos quasi tardoromantico; soprattutto nel sesto (sol minore) e nel settimo (la minore) i rubati sono impeccabili e rendono assai vivaci questi brani che altrimenti, appetto alla Toccata e Fuga che apre il CD, sembrerebbero poca cosa. I Corali che seguono ciascun preludio e fuga sono scelti molto oculatamente e molto correttamente, spesso si tratta di Corali bipartiti, cioè con una prima parte che termina sulla dominante ed una seconda parte che dalla dominante ritorna alla tonica. Adamczewski si dimostra un baritono esperto, che sa dare ad ogni corale il suo giusto pathos anche in relazione al Preludio e Fuga che lo precede nell’ordine di incisione.

 

A questo punto ci si sarebbe aspettato un altro brano di Bach per chiudere il CD, magari un Preludio e Fuga di ampio respiro, sia pure adattandolo ad un organo ad una sola tastiera, invece ci troviamo di fronte a tre improvvisazioni di Morath. La prima, con ritmo di valzer viennese (Um-taaa-ta), è un divertimento organistico nel senso più lato del termine. Il carattere del pezzo è senza dubbio danzante, così come lo sviluppo e la coda, per cui il titolo sembra adeguato. La seconda, che è anche il più lungo brano del CD (oltre 8 minuti), con le sue asprezze e il suo andamento ondulante sembra richiamare il mare di vetro di cui al titolo. La terza, breve perché eseguita durante un servizio liturgico, raffigura la Gioia dell’Organo e lo fa con un andamento moderatamente mosso in tonalità (se si può parlare di tonalità) o meglio atmosfera in maggiore.

 

Il libretto, in Tedesco e in Inglese, ha in copertina la foto dell’organo e riporta la storia dell’organo e del suo restauro, inclusi una foto della consolle, i curricula e le foto degli interpreti, note sui brani incisi (anche se Paul Gerhardt avrebbe meritato qualche riga in più dato che è misconosciuto), nonché la disposizione fonica dell’organo e le informazioni tecniche sulla registrazione e sull’incisione.

 

Raccomandato a tutti i cultori delle curiosità e a chi non conosce gli otto piccoli preludi e fughe che purtroppo sono troppo poco incisi rispetto alla loro notorietà nel mondo organistico.

 

Settembre 2023

Graziano Fronzuto 

 

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- Johann Sebastian Bach (1685-1750) 
01-02 Toccata und Fuge d-moll BWV 565 
03- Praeludium und Fuge C-Dur BWV 553 
04- "Geh aus, mein Herz" EG 503, 1.14 
05- Praeludium und Fuge d-moll BWV 554 
06- "Befiehl du deine Wege" EG 361, 1.2 
07- Praeludium und Fuge e-moll BWV 555 
08- "O Haupt, voll Blut und Wunden" EG 85, 1.9 
09- Praeludium und Fuge F-Dur BWV 556 
10- "Ich singe dir mit Herz und Mund" EG 324, 1.13 
11- Praeludium und Fuge G-Dur BWV 557 
12- "Die güldne Sonne" EG 449, 1.4 
13- Praeludium und Fuge g-moll BWV 558 
14- "Warum sollt ich mich denn grämen" EG 370, 1.12 
15- Praeludium und Fuge a-moll BWV 559 
16- "Ich steh an deiner Krippen hier" EG 37, 1.3 
17- Praeludium und Fuge B-Dur BWV 560 
18- "Du meine Seele, singe" EG 302, 1.8 

- Christoph Reinhold Moratz - Drei Improvisationen - Live-Mitschnitte 
19- "Dancing Pipes" 26.10.2012 
20- "Das Gläserne Meer" - Matinée 9.11-2014 
21- "La Joie d'Orgue" - Gottesdienst 9.11-2014

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