Il "Trittico sacro" per organo di Santo SPINELLI (1902-1944)

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“TRITTICO SACRO” di Santo Spinelli (1902-1944) - Storia di un manoscritto ritrovato...

 

 

Grazie al PIAMS di Milano ritorna alla luce un manoscritto che per circa ottant’anni si pensava fosse andato perduto. Stiamo parlando del Trittico Sacro per organo di Santo Spinelli (1902-1944) pubblicato dalle Edizioni Armelin-Padova. Il lavoro di ricerca e di revisione è stato effettuato da Davide PALEARI, docente di organo presso il PIAMS.

 

Santo SPINELLI (1902-1944) è stato un importante organista e compositore milanese, allievo al Conservatorio di Milano di Giuseppe Ramella (organo), Ettore Pozzoli (pianoforte e composizione), e Giulio Bas (canto gregoriano). Fu organista titolare del Duomo di Milano dal 1924, detenne l’incarico fino alla morte.
 

Dal 1932 Iniziò ad insegnare organo e composizione sacra nella Scuola Superiore di canto ambrosiano (l’attuale PIAMS). Nel 1935 svolse anche attività didattica, come docente di organo e canto gregoriano, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e al Liceo Musicale di Piacenza. Collaborò inoltre in ambito musicale con seminari della diocesi e in altri istituti; tra i suoi allievi ci furono Bruno Bettinelli e Luciano Migliavacca.
 

Il manoscritto del TRITTICO SACRO risale al 1935 e fino a qualche anno fa si pensava fosse andato perduto. In realtà una copia superstite (forse l’unica) era in possesso di Renato Fait, che è stato successore di Santo Spinelli in qualità di organista titolare del Duomo di Milano a partire dal 1946.
 

Recentemente l’archivio musicale del Maestro Fait è stato donato dagli eredi al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra (PIAMS) di Milano Il Trittico Sacro incarna il modello di musica descrittiva d’ispirazione biblica.
 

In ambito milanese già Arnaldo Galliera (Docente al Conservatorio di Milano) aveva precedentemente scritto un Trittico per organo (Natale, Venerdì Santo, Pasqua) con la medesima ispirazione artistica.
 

Nell’ Opuscolo pubblicato dalla Ditta Mascioni di Cuvio in occasione della costruzione degli organi sono riportatati i programmi dei 2 concerti inaugurali: il primo datato 17 Novembre 1938 il secondo datato 22 Novembre. Nel primo concerto si esibirono Luigi Ferrari Trecate, Costante Adolfo Bossi e Santo Spinelli che eseguì il brano Passione proveniente dal suo Trittico Sacro, l’Intermezzo lirico di M.E. Bossi e il Finale di Caesar Franck.
 

Il manoscritto presenta una scrittura chiara e pochissime cancellazioni da parte del compositore. Rimane più incerta la ricostruzione dell’indicazione dei registri; molto probabilmente le varie indicazioni riguardano un organo Balbiani-Vegezzi-Bossi, forse quello di Santa Maria Segreta (strumento antecedente all’organo Tamburini attuale).
 

Il Trittico è basato su un inciso tematico di 4 note ascendenti: si mi fa diesis mi. Le tonalità dei tre brani sono: Mi maggiore per Natività, Mi minore per Passione e nuovamente Mi Maggiore per Risurrezione.
Natività è una scena di carattere pastorale, con elementi tematici ben definiti dal punto di vista ritmico.
Accanto ai temi melodici di carattere pastorale si accompagna una parte ad accordi che appare anche successivamente nel corso del brano come se fosse un controsoggetto.

 

Il secondo brano, Passione, carico di tensione drammatica, ha il suo apice sonoro nella parte centrale; risulta molto interessante la scrittura della linea del pedale nella parte iniziale e finale. La raffinatezza della struttura armonica è certamente un carattere di pregio di questo brano.
 

Nel quadro conclusivo Risurrezione si evince la capacità di Spinelli di mettere in luce le sue conoscenze contrappuntistiche nel gusto musicale dell’epoca. Il tema iniziale viene più volte ripresentato con modulazioni a tonalità lontane. Si forma quindi un lungo preludio in crescendo che sfocia nel maestoso corale finale. La parte di pedale finale ricorda il virtuosismo di Raffaele Manari che negli anni Trenta aveva segnato lo stile compositivo organistico in Italia.
 

La pubblicazione del TRITTICO SACRO da parte della casa editrice Armelin riporta alla luce una composizione molto importante per la storia della musica organistica italiana della metà del Novecento. 

 

Cliccando QUI è possibile ascoltare il video di presentazione del Trittico Sacro a cura di Davide Paleari.