Ettore POZZOLI, didatta della musica e del pianoforte, nacque a Seregno, in provincia di Milano, il 22 luglio 1873 [...].
Dopo aver appreso i primi rudimenti musicali dal padre, [...] nel 1885 venne ammesso nella classe di pianoforte di Disma Fumagalli; due anni dopo cominciò a studiare contrappunto e fuga con Michele Saladino. [...] Proseguì gli studi di pianoforte con Vincenzo Appiani, diplomandosi nel 1894, e nel 1896 conseguì anche il diploma in composizione, sotto la guida di Vincenzo Ferroni.
Terminati gli studi, si dedicò al concertismo e alla composizione fino al 1899, anno in cui fu nominato professore reggente di solfeggio, teoria e dettato musicale sempre nello stesso Conservatorio. Da questo momento Pozzoli si volse anima e corpo alla didattica e alla divulgazione della cultura musicale, mediante un ampio ventaglio di azioni condotte in qualità di insegnante, teorico, compositore e revisore.
Fra le sue prime pubblicazioni didattiche, i tre corsi dei Solfeggi parlati e cantati (Milano 1903, 1904 e 1905) costituirono – e costituiscono ancora oggi – un valido strumento per lo studio di entrambe le pratiche del solfeggio, con e senza canto.
[...] I solfeggi di Pozzoli sono veri e propri brani musicali ricchi di segni dinamici, di indicazioni agogiche e di espressione. Il metodo si caratterizza per l’estrema sintesi delle esplicazioni teoriche e la gradualità nella successione degli esercizi. [...]
[...] Durante gli anni di docenza in conservatorio Pozzoli si dedicò anche alla didattica pianistica, perlopiù impartendo lezioni private agli allievi che avrebbero dovuto sostenere l’esame di quinto anno. L’esperienza di insegnamento si tradusse nella realizzazione di un metodo per pianoforte, concentrato in alcune raccolte di esercizi e di studi che conobbero presto un’ampia diffusione, tanto che nella prassi didattica conservatoriale (e privata) invalse l’abitudine di utilizzarle accanto a quelle già ben note di Johann Baptist Cramer e di Muzio Clementi. [...]
Come compositore Pozzoli mostra nelle sue musiche, in prevalenza per pianoforte, una predilezione per il bozzetto descrittivo-impressionistico, realizzato con un linguaggio armonico tardoromantico. [...]
Lorenzo Perosi, che Pozzoli aveva conosciuto a Milano durante gli studi in conservatorio, lo volle come collaboratore alla collana editoriale Melodie sacre, fin dal primo volume (1897). Nell’ambito di questo progetto, nel primo decennio del nuovo secolo Pozzoli scrisse numerosi mottetti e brani per organo, destinati al servizio liturgico, con cui perseguì l’ideale, proclamato in quegli anni da Pio X, di conferire dignità alla musica sacra, depurandola dagli influssi operistici.
[...] Morì a Milano nel 1957.
Nel 1958 Gina Gambini destinò al Comune di Seregno i proventi dei diritti d’autore del marito. Grazie a questa donazione, nell’ottobre dello stesso anno fu istituito il concorso pianistico nazionale intitolato a Ettore Pozzoli.
Il catalogo delle composizioni e delle pubblicazioni didattiche, a cura di Maria Grazia Sità (per le composizioni) e Marina Vaccarini Gallarani (per le opere didattiche), è in Ettore Pozzoli. Musicista e didatta, 1997, pp. 78-90.
[testo tratto dal profilo biografico di Ettore Pozzoli (a cura di Anna Scalfaro) pubblicato nel 2016 nel Dizionario biografico degli italiani della Treccani]
Altre notizie biografiche di Ettore Pozzoli si possono leggere nel sito internet della Cappella Musicale Santa Cecilia di Seregno.