da organumperla » 02/01/2018, 20:50
A costo di andare controcorrente, mi pare che questa polemica, oltre ad essere oltremodo sterile, abbia raggiunto toni francamente inammissibili. Sinceramente non condivido la levata di scudi contro la messa in opera di un organo campionato nella Basilica di San Pietro. Il punto focale non è tanto la scelta operata in favore di uno strumento che si discosta dalla tradizione organaria ed è invece espressione della più alta tecnologia oggi disponibile in materia di produzione del suono. A mio avviso bisogna guardare alle motivazioni che hanno determinato una simile scelta, e che si possono condividere oppure no, ma certo mi sembra arbitrario ed ingiusto qualificarle come scellerate, ed ancor più inaccettabile mi sembra l'atteggiamento di chi qualifica il nuovo strumento come "pornofono". Premesso che l'acustica all'interno della Basilica è molto problematica, e premesso altresì che, trattandosi della Basilica di San Pietro, fulcro della Cristianità, le esigenze liturgiche sovrastano e devono sovrastare quelle artistiche, mi pare evidente che alla decisione di installare un organo campionato si sia giunti dopo accurate verifiche di tutte le soluzioni alternative disponibili. Mi fa ridere chi sostiene che sarebbe stato più opportuno ingrandire l'organo esistente oppure costruirne uno nuovo posizionando i corpi sonori in diversi punti della Basilica: mi domando...DOVE ESATTAMENTE? Non mi pare proprio che la Basilica vanti aree e spazi vuoti, privi di opere d'arte, disponibili per una installazione di tal fatta. E certo non credo che sarebbe stato opportuno posizionare le canne davanti a statue, marmi, tele, affreschi, decorazioni e quant'altro, o addirittura togliere questi elementi decorativi per far posto ad esse. E LA SPESA? Mi pare che si sia scelta la soluzione più logica e più rispettosa del nuovo corso della chiesa in materia di uso delle risorse disponibili. Ma quanto sarebbe costato un organo delle dimensioni tali da poter servire l'intera Basilica? Uno sproposito probabilmente: e allora si sarebbe detto di tutto su questa scelta, se fosse stata presa. Si sarebbe gridato allo scandalo, allo spreco, e via di seguito. Criticare dall'esterno è facile, pontificare in nome di una tradizione organaria vilipesa ancora più facile. Ma guardiamo in faccia la realtà: siamo davvero certi che il tanto vituperato organo campionato non sia idoneo a supportare le celebrazioni liturgiche e le esigenze di trasmissione delle stesse? E siamo certi che la gran parte delle persone sia in grado di distinguere il suono prodotto da un organo campionato e quello di un organo a canne?