Lancio una provocazione.
A leggere i programmi della maggioranza dei concerti d'organo proposti in Italia dall'Organista Italiano Medio viene noia e fastidio: brani dei soliti grandi di primo, secondo e terzo Barocco (se siamo fortunati non solo italiano), un obbligatorio tributo a Bach, e conclusione con un Padre Davide da Bergamo quale sintesi ed apogeo della Storia della Letteratura Organistica. E questi programmi vengono proposti ogni mese, ogni anno.... Capisco la grande prevalenza di organi storici nel nostro territorio ma possibile che il '900 sia così ignorato soprattutto da chi dovrebbe fare opera di divulgazione e promozione culturale a 360 gradi? E ci sono copiose opere di '800 e '900 che si potrebbero eseguire anche su organi a 1 manuale e prima ottava corta. Sinceramente, a meno di non andare ad ascoltare grandi interpreti di chiara fama eseguire i grandi autori classici, non perdo il mio tempo per concerti con programmi così insipidi e monotoni. Non mi stupisco se dopo qualche ciclo di concerti siffatti la formula venga a noia anche al pubblico. Il concertista di medie capacità ma che fa onestamente il suo lavoro deve impegnarsi a far conoscere i repertori meno conosciuti ed eseguiti e soprattutto la musica colta del suo tempo. Ma, ancora una volta, non è un problema di tecnica esecutiva ma di cultura.